venerdì 7 dicembre 2007

TRIBUTE TO...

Questa volta ho deciso di non raccontare o recensire un film, ma bensì di raccontare e parlare di chi certi film ce li fa vivere, di chi riesce a rendere il cinema magico e magari ad allietare le nostre giornate. Sto parlando degli attori cinematografici, ed oggi in particolare tocca ad un mio "pupillo", ovvero Will Smith.
Attore molto versatile, oggi è uno dei più pagati dall'industria del cinema. Tutti noi lo abbiamo conosciuto agli inizi della sua carriera tramite il famoso e riuscito telefilm The Fresh Prince of Bel Air (telefilm "nero" che a mio avviso ha dato una scossa anti-razziale alla popolazione afro-americana). Successivamente Will ha avuto parti in film "secondari", per poi arrivare a recitare nella pellicola che secondo me da la prova che il Sig.Smith è un grande attore: sto parlando di Six Degrees of Separation con Donald Sutherland e Stockard Channing. Will finge di essere il figlio di Sidney Poitier, innescando una serie di meccanismi che porteranno la famiglia presso cui è ospite a mettere in discussione i valori in cui credono, ad analizzare "bruscamente" la loro relazione (Sutherland e Channing) ed il loro rapporto con i propri figli. Incredibile è come nella pellicola Will Smith riesce a calarsi perfettamente nei panni del personaggio interpretato, e soprattutto a trovarsi a suo agio e a capire perfettamento lo scritto, a mio avviso complicato.
Successivamente, ormai sulla cresta dell'onda, arriva il successo e la definitiva consacrazione con i film Bad Boys (in coppia con Martin Lawrence), Independence Day (mitica la scena in cui Will da il "benvenuto" all'alieno) e Men in Black, in coppia con Tommy Lee Jones.
Altra interpretazione di spessore viene dal film La Leggenda di Bagger Vance, con Matt Damon, Charlize Theron e lo stesso Will Smith. Qui egli interpreta il ruolo di un misterioso caddy venuto dal nulla, che grazie al golf aiuta Damon a ridiventare il "Tiger Woods" che era in passato e a "riconquistare" la sua vita. Ottimi lo screenplay, la colonna sonora e la fotografia (grande location la Sud Carolina!).
Ci stiamo avvicinando alla fine, e come possiamo non citare Wild Wild West, Alì di Michael Mann ed Io Robot (da cui è tratta l'immagine).
Tutti film che ribadiscono la versatilità di questo attore, a suo agio con qualsiasi parte assegnatagli e mai timoroso di affrontare nuove sfide.
Consiglio: La Ricerca della Felicità (diretto dal nostro G.Muccino, il quale prende spunti dal film di Benigni La Vita è Bella - ma ciò merita un capitolo a parte) e I Am Legend, un "must" questo Natale...

giovedì 22 novembre 2007

BASTA UN CLICK...

Questa volta ho deciso di discostarmi dalle mie solite abitudini (film d'azione ecc...) per porre sotto la vostra attenzione una pellicola veramente particolare, che mi ha molto toccato. Il film in questione è Cambia la tua vita con un Click.
A prima vista, sembrerebbe il solito film strampalatamente comico (forse ciò è suggerito dalla presenza nel cast di Adam Sandler), ma in realtà è molto di più di ciò che sembra. Michael (Sandler) architetto sulla rampa di lancio, conduce una vita normale: 2 figli, una moglie (Kate Beckinsale) ed un cane. Ma tutto ciò presto cambierà quando Michael, ossessionato dalla carriera, entra in possesso, grazie ad uno pseudo-scienziato di nome Morty (Christopher Walken) di un telecomando, con il quale presto si accorgerà che non serve solo per cambiare canale o alzare il volume della tv. Questo telecomando infatti consente al protagonista di mettere in pausa, fast-forward o in rewind la sua vita. Gli consente di evitare un litigio con la moglie, semplicemente portandolo alla fine della discussione. Gli consente letteralmente di saltare un malanno, portandolo direttamente al momento della guarigione ecc... Ma c'è sempre un ma...
Man mano che il film prosegue, il nostro Michael si rende conto di essere diventato "telecomando-dipendente", ma soprattutto di essersi perso tratti e momenti particolari della sua vita. Si ritrova vecchio senza aver potuto vedere crescere i suoi figli, senza essere stato accanto a chi gli voleva bene, ma soprattutto si ritrova con un rimorso: aver trascurato il padre (Henry Winkler) ed averci avuto una discussione a pochi giorni dalla sua morte.
Ecco, questo film a mio avviso fa riflettere. Fa riflettere sul come noi ci comportiamo nella vita e con gli altri, fa riflettere sulle nostre priorità e su ciò che per noi è davvero importante. Pone a confronto un tema importante nella nostra società odierna, ovvero il dualismo tra carriera e famiglia. Ma soprattutto c'è una morale, che alla fine il protagonista capirà purtroppo a sue spese...
Concludendo, questo film lo definirei una commedia agro-dolce, con tratti di simpatia ed ironia, fino ad arrivare a picchi di riflessione, tristezza e commozione (questo film personalmente mi ha commosso molto).
Consigliato vivamente...

lunedì 12 novembre 2007

MATT DAMON IS JASON BOURNE...

Ennesimo film, ennesimo capolavoro (almeno secondo il mio modestissimo parere!). Stavolta però non si tratta del solito film d'azione, di spionaggio, con gadgets ultra tecnologici, donne impossibili ecc... Questa pellicola ha dalla sua parte un pregio non indifferente: il realismo. Qualsiasi cosa è al posto giusto, ogni minimo dettaglio è curato nei minimi particolari e, soprattutto ciò che più colpisce sono le scene di combattimento, girate in modo efficace e veloce.

Tornando alla trama, la pellicola si concentra sulla storia di Jason Bourne (Matt Damon), killer professionista per conto del Governo degli Stati Uniti, il quale in seguito al fallimento di una missione, si ritrova privo di sensi su un peschereccio italiano. Al suo risveglio, troverà due sorprese: 2 proiettili conficcati nella schiena, e soprattutto la perdita di memoria, o meglio amnesia. Da questo momento in poi cominciano le vicissitudini di Jason, che tenterà di ricordare il suo passato ed in più deve anche guardarsi le spalle, poichè l'agenzia per cui lavorava ha deciso di eliminarlo. Quindi doppia fatica: ricerca della propria identità e capire chi lo vuole uccidere e perchè.Mano mano che il film scorre, il regista Doug Liman ci presenta tratti della personalità di Jason, all'inizio volontariamente omessi, per poi portare alla fine lo spettatore e lo stesso Bourne alla soluzione del mistero.

Jason mostra una forte vulnerabilità, sia fisica che mentale nonostante il suo allenamento ed elevata competenza nel "killing business". Infatti a supportarlo nei momenti difficili c'è Marie (Franka Potente), una ragazza piena di problemi e guai conosciuta nell'ambasciata americana, diventata a sua volta "target" dell'agenzia insieme a Bourne. Il film è un mix di azione, sentimenti, gioia e malinconia. A tratti fa riflettere su come possa essere difficile non ricordare la propria identità, il proprio passato, ottenere delle risposte, soprattutto se lo si vuole e le persone che ne sono a conoscenza tentano di cancellarne ogni traccia. Appare anche difficile accettare se stessi ed il proprio passato (Bourne appena appreso che il suo mestiere era il killer, ha una crisi d'identità e non accetta il fatto).

Nel cast troviamo oltre a Matt Damon e Franka Potente, Clive Owen, Brian Cox e Julia Stiles. Da sottolineare è la canzone cult di Moby "Extreme Ways" che chiude il primo capitolo ed il secondo (The Bourne Supremacy) della trilogia di Jason Bourne.

giovedì 8 novembre 2007

IL PERICOLO VIEN DAL BASSO...

Originale, vivace e divertente. Cosa si può chiedere di più ad un film?! Niente, se si sta parlando di Tremors.
Per me questa pellicola entra sicuramente nella "Top Ten" di tutti i tempi. Prendetemi per matto, ma nulla potrà farmi cambiare idea.
Ron Underwood dirige a mio avviso una coppia di attori azzeccatissima, ossia un giovane e vivace Kevin Bacon ed un maturo ed ironico Fred Ward. La coppia ne combina di tutti i colori, animando la scena e trainando la scia di eventi.
I due protagonisti, assieme al "collezionista di armi" Burt (Michael Gross), si trovano ad affrontare dei vermoni, chiamati "Graboid" i quali divorano le proprie prede sbucando improvvisamente dal suolo, e immobilizzandole con lingue a testa di serpente. Inoltre i vermoni si orientano e colpiscono non attraverso la vista o l'olfatto, ma attraverso le vibrazioni, i suoni, i rumori prodotti dai malcapitati.
Questo film non entra in un genere particolare, poichè miscela horror, commedia, azione ed avventura in modo eccellente.
"Storico" è il modo in cui Valentine ed Earl (rispettivamente Bacon e Ward) tirano a sorte e prendono decisioni: facendo semplicemente il gioco della "Morra Cinese"!
Mi raccomando...questo film è veramente un "must"...

venerdì 2 novembre 2007

INVISIBLE, INVINCIBLE...

Capolavoro dell'87, Predator è un mix di energia, azione e suspense. Il regista John McTiernan (Die Hard, Last Action Hero, Caccia a Ottobre Rosso) ha fatto un eccellente lavoro nel selezionare accuratamente la location ed il cast di attori, tra i quali spiccano oltre al "nostro" Arny, Carl Weathers, Jesse Ventura, Sonny Landham e Bill Duke.
Un gruppo di commandos in missione per conto del governo americano, si ritrova inaspettatamente a confrontarsi con un'entità aliena, il cui solo scopo è uccidere per sport. I soldati vengono uccisi uno alla volta, fino a che il film si concentra esclusivamente sul confronto uomo alieno, o meglio Dutch vs Predator. Infatti Schwarzy è l'unico che riesce a salvarsi dalla carneficina, facendo di lui un "trofeo" molto ambito per il Predator.
Sparatorie, esplosioni....siamo in costante movimento, e le uniche pause concesse sono riempite di suspense e trepidazione, il che porta lo spettatore a domandarsi quando colpirà il Predator, e soprattutto chi sarà il prossimo!
Due a mio avviso sono le scene "memorabili" in questa pellicola: la prima è quando Mac (Bill Duke), dopo aver visto il Predator uccidere Blain (Jesse Ventura), prende in mano l'arma automatica del malcapitato e comincia a sparare all'impazzata in tutte le direzioni. A lui si unisce il resto della squadra. Il risultato è il disboscamento della giungla! La seconda scena è forse la più famosa: Billy (Sonny Landham), accortosi della presenza del Predator, decide di affrontarlo a viso aperto, usando solamente un coltello con il quale si incide il petto trasversalmente, secondo le usanze indiane. Pazzesco e stupefacente!!!
Questo blockbuster merita veramente, e quindi se l'avete già visto, rivedetevelo.....mentre se non l'avete ancora visto, non sapete cosa vi perdete! Merita veramente...

Frankie